martedì 12 maggio 2009

Al mio caro "Mistero"


Ritirato al regno del Padre,
nell’orto,
misero,spoglio,infausto
sudar sangue il mio Signore fa.

Angelo, severamente imponente
Senti la sua voce,
grida,
il suo cuor dolente è tradito.

Aiutami! Padre mio!

Cinque saranno le condanne,
Il Getsemani, la Colonna, L’Incoronazione, La Caduta, La Croce.
Le quali ti proclameranno
Il Re dei re.

Calice.
Al mio povero Signore,
la comunione è già versata.
Il peccato dell’uomo sta per compiersi.

Catene.
Al mio povero Signore,
l’arresto prepotente.
I trenta danari l’uomo erediterà con folgore.

Funi.
Al mio povero Signore,
la condanna è appena scorta.
Padre mio, Pietà!

Scale.
Al mio povero Signore,
la salita al tuo regno così gioiosa
salvato il compiuto peccato ha.

Vincendo la morte.

La tua preghiera nell’orto
non è stata mai appassita nel tempo,
possa io aver la forza in spalla,
e il dolor sopportar.


di Ciriello Pietro

1 commento:

Pasquale Ago ha detto...

Una bella risposta al dilagante qualunquismo popolare a cui è avezzo il popolo suessano, secondo cui i portatori dei Misteri sono spinti solo da fanatismo ed esibizionismo. Bravo Pietro !